La mia Africa…….
Salve a tutti. Vi riporto sotto la mail ricevuta qualche tempo fa da Elena quando è arrivata in Africa per il suo servizio.
Saluti
Ragazzi sono ufficialmente a destinazione! Vi allego qualche foto, queste giornate sono state incredibili.
Ho fatto i primi due giorni con Henry, il tipo dell’associazione, lui parla solo francese e non é di molte parole quindi a tratti il silenzio era imbarazzante ma più che altro mi ha fatto vedere in due giorni un milione di cose.
Sono stata accolta da ananas e papaya, ho fatto la doccia con un secchio perché la pompa era rotta, mi sono difesa da diversi scarafaggi senza ucciderne neanche uno, ho visto una scuola, parlato con un preside, assistito alla brontolata di un bambino che non aveva fatto i compiti, ho fatto rally anche acquatico per le strade della capitale, ho mangiato la lingua di bue, piccante fino alla morte, ho visitato un orfanotrofio dove i bambini di neanche un anno dormivano per terra nudi a pancia in giù per il caldo e uno stava nel passeggino delle bambole, ho conosciuto una donna di 100 anni in un villaggio rurale e sempre li ho visto la scuola e tutti i ragazzi nella loro divisa kaki (stanno a scuola dalle 8 alle 18 e ci vanno a piedi da qualsiasi distanza), ho fatto 400 km di seguito in 5 ore su una strada piena di buche dove la maggior parte del viaggio si faceva nella corsia opposta, ho visto tante capanne, tanti bimbi gnudi, tanti fuochi accesi. Ho visto un pezzetto d’Africa che mi é sembrato immenso e bellissimo.
Ora sono all’ospedale di Tanguieta, é un posto incredibile, la gente se ne sta all’aperto, ci sono i pazienti sdraiati a riposare e le loro famiglie a cucinare, ci sono tutte le religioni e tutti i colori possibili immaginabili (dei vestiti, loro sono tutti neri neri neri). La notte si dorme bene nonostante il caldo, alle 4 parte la preghiera musulmana, alle 4.30 il gallo e via cosi fino alle 7.00.
Fuori dall’ospedale Tanguieta é una specie di grande villaggio, ci sono le capanne che chiamarle capanne é un complimento, c’è il grande mercato dove vendono un sacco di cose tra cui del pesce lasciato a seccare che mette seriamente alla prova in quanto a odore. C’é un sudicio mai visto, plastica marcia ovunque, puzzo di piscio alternato a puzzo di cacca o anche tutto insieme ovviamente. Ma loro non se ne fanno.
Con gli altri volontari stiamo in una parte riservata dell’ospedale, ho una camera singola, inizialmente angusta, ora l’ho un po addobbata come mio solito e mi piace un sacco.. Ci sono volontari italiani, francesi, belgi, svizzeri e spagnoli.. Sono tutti molto simpatici.i Ho visto il posto dove comincerò a lavorare lunedì.. Si torna indietro nel tempo, tutto arrugginito, tutto di legno ma c’é tutto e i fisioterapisti sono bravi.. Con loro si parla francese, con i pazienti ci si intende a gesti perché vengono da tanti paesi e in molti parlano solo i dialetti.. Stamattina sono stata alla prima messa, altro che il tamburo di sangiorgello! Oggi vado a mangiare con i frati che sono i “padroni”, una specie di pranzo di accoglienza..
Insomma va tutto molto bene! Al prossimo aggiornamento, un abbraccio gigante!!
Elena